da Repubblica 

Si aziona in remoto sterzo, acceleratore e freni. Ciò permetterebbe al pilota  di camminare a fianco del veicolo, alla velocità massima di 4 km/h, per  manovrare con sicurezza in condizioni difficili, o addirittura nel fuoristrada più impegnativodi VINCENZO BORGOMEO

Funziona così: scendi dall'auto e muovendo - attraverso un'app dello smartphone - sterzo, acceleratore e freni, guidi come se fossi al volante. A che serve? Ad esempio consentirebbe al pilota di camminare a fianco del veicolo, alla velocità massima di 4 km/h, per  manovrare con sicurezza in condizioni difficili, o addirittura nel fuoristrada più impegnativo. Il progetto è infatti della Land Rover che su un prototipo della sua Range Sport ha realizzato uno dei congegni più diabolici di sempre, utili però anche nella vita cittadina a cui tutti i Suv sono condannati: per esempio si potrebbe usare il sistema per far uscire la vettura da un parcheggio a marcia indietro qualora un altro veicolo fosse così vicino da rendere impossibile l'apertura della portiera. Oppure, cosa più probabile..., per fare un po' di scena con gli amici.

In realtà questa tecnica in fuoristrada è molto usata e già adesso, grazie alle marce ridotte e a rapporti di demoltiplicazione molto esasperati il pilota può - momentaneamente - scendere dalla macchina (che intanto viaggia a passo d'uomo) per controllare gli angoli di attacco, dosso ed uscita e posizionare al meglio la vettura nell'andatura lentissima su roccia.

Ovviamente nel sistema Land Rover ci sono diversi sistemi di sicurezza per evitare pericolosissime sorprese: per esempio il controllo remoto si attiva solo se "il pilota" si trova entro una distanza massima di 10 metri dal veicolo e se viene rilevata

la presenza del telecomando. Se la distanza aumenta oltre il limite o anche se diminuisce troppo, il veicolo si ferma.

Ma non è tutto: Jaguar Range Rover  ha messo a punto anche il ‘Multi-Point Turn’ che è in grado di effettuare manovre per  una conversione di 180° su strada. "Questo veicolo autonomo - spiegano i tecnici - potrebbe trarsi d'impaccio nelle situazioni più difficili, come vicoli ciechi, o parcheggi affollati, così come compiere la manovra meno amata da chi guida:  quella avanti / indietro per invertire il senso di marcia in una strada trafficata o in un affollato parcheggio. Grazie ai suoi sensori, il sistema  valuta lo spazio a disposizione, evitando anche  pedoni, veicoli o altri oggetti. Poi, controllando il rapporto della trasmissione, lo sterzo, i freni e l'acceleratore, effettua tutte le manovre necessarie indietro e in avanti fino a portare a termine la conversione".

L'auto che guida da sola -  si sa - sta per arrivare, intanto ci sono già dei piccoli "antipasti"...

smartphone, smartlife, smartcity, smartcar